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Museo Bandini Auto

La Bandini è stata una casa automobilistica italiana la cui attività, iniziata nel 1946, è terminata il 12 aprile 1992 con la scomparsa del suo fondatore, l’ingegner Ilario Bandini.

Le caratteristiche dell’azienda erano quelle di un’attività artigianale con produzione di sole 75 auto, tutte sviluppate per competizioni, che presentano notevoli differenze tra un esemplare e l’altro rendendole nella maggior parte dei casi pezzi unici.

E' il Dr. Dino Bandini, nipote di Ilario, a custodire le vetture realizzate dall'ingegner Ilario Bandini. La collezione è infatti gestita dal Dr. Dino Bandini e censita dal “Registro Storico Bandini”.

If somebody one need set of information about all Bandini Cars all around the world
Registro Storico Bandini

the nephew Dino Bandini

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1953 Bandini 750 Sport Siluro

1953 Bandini 750 Sport Siluro
COLLEZIONE MUSEO BANDINI 

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1955 Bandini 750 GT Veloce Zagato

1955 Bandini 750 GT Veloce Zagato
COLLEZIONE MUSEO BANDINI 

THE BANDINI COLLECTION Paris 2022

The auction of six Ilario Bandini cars at the Retromobile in Paris 2022..

THE BANDINI COLLECTION FROM THE MARQUE FOUNDER’S NEPHEW


No less than six extraordinary cars from the Italian marque Bandini has been presented in the sale! This very special collection has been assembled by Dino Bandini in tribute to his uncle Ilario, who founded the marque in 1946. The custodian of this marque today, Dino is the author of a comprehensive book on Bandini, the company’s history and a complete register of the 75 automobiles built by his uncle. Based in Forli in Emilia-Romagna, the marque folded with the death of its founder in 1992. Since that time, his nephew has worked tirelessly to assemble the greatest number of cars built by his uncle, some with exceptional racing provenance.

Gli irriducibili del motore

Dino Bandini a Piazza Pulita 30/09/2021

Viaggio nella Motor Valley

Da Dino Bandini, nipote di Ilario Bandini, genio della meccanica che costruiva carrozzerie e motori, all’officina di Lorenzo Brogi che aumenta e migliora, modificandole, le prestazioni delle auto. Viaggio nel cuore della Motor Valley italiana dove sta per sbarcare una gigantesca fabbrica cinese di super car elettriche.
Chiara Proietti

CANALE YOUTUBE
museobandiniauto.com

Bandini Automobili


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Fondazione 1946 a Forlì
Fondata da Ilario Bandini
Chiusura 1992
Sede principale Forlì
Settore Automobilistico
Prodotti automobili da corsa
Sito web www.bandiniautomobili.it
Modifica dati su Wikidata · Manuale

La Bandini è stata una casa automobilistica italiana la cui attività, iniziata nel 1946, è terminata il 12 aprile 1992 con la scomparsa del suo fondatore, l'ingegner Ilario Bandini.
Indice

1 Il marchio
2 Storia
3 La produzione e i modelli
4 Registro storico

Il marchio
Lo stemma raffigura un galletto rampante e una caveja romagnola simbolo della città di Forlì posti su fondo giallo con la bandiera italiana che lo delimita sul lato inferiore.

Storia
La storia di questa piccola casa automobilistica si fonde con la vita di Ilario Bandini: pilota, costruttore e ingegnere honoris causa. L'attività iniziò nel 1946 con l'intenzione di creare vetture da corsa, si ritagliò il proprio spazio soprattutto nell'ambito della categoria 750 cm³ di cilindrata. Si distinse per la capacità, nonostante le limitate disponibilità e dimensioni artigianali, di creare in casa telai, motori bialbero e carrozzerie; limitando al massimo la collaborazione con ditte esterne. Come costruttore, ha contribuito a diffondere nel mondo la creatività e lo stile italiano. È infatti negli Stati Uniti d'America che le Bandini ottennero i maggiori successi sportivi vincendo i seguitissimi campionati nazionali SCCA (Sports Car Club of America) nel 1955 e nel 1957 (vicecampione nel '54 e nel '58) e quelli della regione sud/ovest dal 1961 al 1963. Partecipando anche a gare del campionato mondiale per auto sport biposto Dalla metà degli anni sessanta, interrotti i rapporti con l'estero, la "Bandini Automobili Forlì" rallenta la produzione ma non rinuncia alle nuove sfide proposte dalla modernizzazione continuando a innovare le proprie vetture sotto l'aspetto telaistico, motoristico, aerodinamico e stilistico con immutato entusiasmo e passione per le corse; peculiarità che delinea il profilo di chi le costruiva, di chi le portava in gara e di chi le ammira.

La produzione e i modelli
Le caratteristiche produttive e quantitative dell'azienda sono quelle tipiche di un'attivià artigianale. La produzione infatti, concentrata quantitativamente negli anni cinquanta e primi anni sessanta, è di sole 75 auto, tutte destinate e sviluppate per competizioni. Tale finalità impone che, nella maggior parte dei casi, scelte tecniche e stilistiche siano inclini più ad assecondare regolamenti tecnici, il naturale processo di sviluppo o esigenze del periodo che a seguire una precisa richiesta di mercato. È quindi più corretto parlare di tipo che di modello, poiché si registrano anche notevoli differenze tra un esemplare e l'altro dello stesso modello. Queste peculiarità unite ad alcune caratteristiche comuni le rendono spesso esemplari unici di una già limitatissima e inconfondibile produzione. È inoltre possibile trovare Bandini che, all'origine o nel corso degli anni, siano state equipaggiate di motori differenti per accordi commerciali o semplicemente per correre in categoria diverse.

Si possono quindi distinguere i seguenti tipi:
"La prima" 1100/46 (1946)
1100 sport (1947-50)
1100 siluro (1947-49)
750 sport siluro (1950-56)
Bandini-Maserati 1500 (1953)
formula 3 (1954-58)
berlinetta Zagato (1955)
750 sport internazionale "saponetta" (1957-61)
formula junior (1959-62)
1000/62 P (1962-65)
1000 GT (1963)
1000/66 sport (1966)
saloncino (1968)
1000/70 V (1970)
mille s.p. (1972)
1300 16 V i. (1980)
berlinetta 1000 turbo (1992)

Registro storico

Il registro storico ha censito le Bandini esistenti rilasciando 46 certificati d'originalità ai proprietari di Bandini diffusi nel mondo; un buon numero è negli Stati Uniti, ma ne esistono anche in Giappone, Germania, Inghilterra, Paesi Bassi, Svizzera, Federazione Russa e naturalmente in Italia.

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Bandini Automobili



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Founded in 1946 in Bandini’s hometown Forlì, the first Bandini used a modified Fiat 1100 engine, the body was made from hand hammered aluminium and the chassis from aviation-grade tubular steel. Many other post-war Italian sports car companies followed a similar design. But Bandini’s sharp mind, racing knowledge and his eye for detail ensured that Bandini cars were a force to be reckoned with in Europe and the US.

Interest in America surged when Bandini Siluros, with their screaming 750-cc engines and wildly flared front fenders, won SCCA class championships in 1955 and 1957. His slightly modified Crosley engines became famous thanks their DOHC Bandini heads. Bandini himself continued to race in Italy, including the Mille Miglia, while newer models were being built and developed at the factory. One of these included the new 1957 Sport International "Saponetta". It was a two-seat sports car with a tubular steel frame and room for engines of up to 1.0 litre. The design of the car body was very striking. The smooth lines and petite dimensions gave the car the Italian nickname "Saponetta" (little soap). The Formula 3 car of 1954[citation needed] had disc brakes on all four wheels, following closely on the 1951 C-type Jaguar. The Zagato bodied Bandini GT raced in Daytona and 12 Hours of Sebring. The coupé by Corna was a 1000 cc and the engine was mounted in front.

Ilario divided his time between design and manufacturing of the cars, and as a race driver. He entered and drove his cars in more than 60 races, both hillclimb events and track racing, including the Mille Miglia from 1947 until 1965, achieving 19 first-place finishes and 18 podiums in the 750cc and 1000cc classes.
Bandini Collection

In the United States, Bandini cars won the SCCA HM class championship in 1955[1] thanks to driver Dolph Vilardi. In 1957 Melvin Sachs won the HM class,[2] one of five Bandini's in the first ten positions. The successes resulted in Ilario being presented with the Gold Key of Daytona and later in 1981 the Laurea H.C. award in mechanical engineering from PRODEO university of New York. In 1959 he produced one of the most successful Formula Juniors. Bandinis won SCCA Class HMod races well into the mid-1960s. A Bandini Siluro won the SCCA Southwest Regional Championship from 1961–1963 and the Saponetta took 3rd place in the National Hmod class in 1961. Bandini continued to make one-off cars well into the 1980s. Ilario, sometimes known as the "great Drake of Forli" died in 1992.
Memorial to Ilario Bandini
Dedication to Ilario Bandini in the Bandini square
Cover of the dedicated to the company book, authors Franco Fabbri and Cesare Sangiorgi.

On 16 November 2002 the city of Forlì, Italy remembered Ilario Bandini who is considered one of the most important Italian constructors of performance sports and race cars. The city dedicated a plaza (town square) to honor his name and the racing cars that bear his name.
Bandini Museum and Register

Since 1992, in Bandini's last workshop, Ilario's family has preserved all documents and collected the most representative cars for display. Ten Bandinis are in the museum and are shown by appointment. 46 Bandinis exist in the world today and are acknowledged by the Register. They are owned from the U.S. to Japan.

Models:
"La prima" 1100/46 (1946)
1100 sport (1947-50)
1100 siluro (1947-49)
750 sport siluro (1950-56)
Bandini-Maserati 1500 (1953)
formula 3 (1954-58)
berlinetta Zagato (1955)
750 sport internazionale "saponetta" (1957-61)
formula junior (1959-62)
1000/62 P (1962-65)
1000 GT (1963)
1000/66 sport (1966)
saloncino (1968)
1000/70 V (1970)
mille s.p. (1972)
1300 16 V i. (1980)
berlinetta 1000 turbo (1992)

Historical register

The historical register has registered the existing Bandini, issuing 46 certificates of originality to the owners of Bandini spread all over the world; a good number are in the United States, but there are also in Japan, Germany, England, the Netherlands, Switzerland, the Russian Federation and of course in Italy.

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Bandini day (Forlì_2002)
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Bandini day (Forlì_2002)
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Esposizione Padova 2003
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Bandini collection
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Mostra auto Bandini (2004)
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Bandini saponetta
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Bandini 750 sportsiluro
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Bandini alla fiera di Forlì (2004)
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Bandini 1000 SV
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Bandini Sp 1300 16V
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Bandini cars in U.S.A. (2000)
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Bandini Formula Junior
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Bandini Formula3, pilota Ilario Bandini (Forlì 1954)
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Bandini 1100 siluro
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Primo piano Bandini 1000 SP (1972), Bandini "saloncino" (1968), Bandini "saponetta" (1957)
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Ilario Bandini al lavoro su una F.Junior Bandini
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Bandini 750 GT Zagato, Daytona 1960
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Bandini 1000 a motore posteriore del 1965

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